Mele bio e agricampeggio - Interviste/immagini



Title: Mele bio e agricampeggio - Interviste/immagini

Length: 00:08:15.13

Location: Ravina

Publication day: giovedì 13 febbraio 2020

Registration day: mercoledì 12 febbraio 2020



Description

0:00 - Italo Monfredini, già vicepresidente Federazione

0:38 - Riccardo Forti, presidente cooperativa SFT

3:02 - Luca Sommadossi, presidente progetto 92

4:43 - Serenella Cipriani, presidente Consolida

5:32 - immagini conferenza

A coltivare i 56 ettari di terreno agricolo della Fondazione Crosina Sartori Cloch sarà un’associazione temporanea di imprese che unisce la Società frutticoltori Trento, Con.Solida, la Società agricola Tuttoverde e la Cantina sociale di Trento.

«Sarà una gestione – spiega la presidente della Fondazione Debora Vichi – che consentirà di valorizzare al meglio questa vasta area: migliorerà e differenzierà la produzione di uve e mele così strettamente connessa all’identità del Trentino; punterà verso il biologico, prevedendo anche una parziale reintroduzione della pera; consentirà di attivare progetti sociali finalizzati all’inserimento lavorativo e alla formazione di persone svantaggiate. Ci saranno altre due interessanti novità: l’Ati che ha vinto il bando si è impegnata a dar vita a un agricampeggio e a introdurre anche la produzione di asparagi. Insomma: il progetto è davvero convincente, puntando non solo sull’offerta economica ma anche sulla mutualità cooperativa, sull’ambiente, la solidarietà, l’inclusione e la tipicità. Insomma: un progetto decisamente in linea con gli scopi della Fondazione Crosina Sartori Cloch».

L’area comprende fondi rustici e immobili siti a Trento, nei comuni catastali di Mattarello e Ravina. L’azienda agricola – di fatto una delle più vaste del Trentino – è composta da due corpi: uno in località Nogarole con meleti, l'altro in località Maso Giuliani, Belvedere, Zanchetta e Maso Bianchi con viti.

Gli aggiudicatari potranno suddividere la coltivazione dei terreni affidandola a soci o associati: questo significa che saranno gli stessi contadini affiliati a Cantina sociale di Trento e Sft a lavorare sul territorio. Sft si è impegnata anche a “garantire che almeno il 50% dell’area frutticola messa a bando sarà a conduzione biologica” e il 100% delle aree destinate all’asparago e agli orti sociali (parliamo di circa 2 ettari) sarà coltivata con tecniche di agricoltura biologica o biodinamica. Per il resto della produzione, si punterà comunque alla coltivazione integrata.

Saranno Con.Solida e Tuttoverde a realizzare il progetto sociale di inserimento lavorativo e formazione, socializzazione al lavoro, tirocini formativi e inclusione sociale, confrontandosi costantemente con Fondazione Crosina Sartori Cloch. Lavoreranno sui 2 ettari dedicati a orto e a prodotti di nicchia e sul progetto di agricampeggio. Potranno essere coinvolte le scuole e saranno attivati percorsi di coinvolgimento rivolti ai consumatori – clienti. Ci saranno anche le collaborazioni del Biodistretto di Trento e di Nutrire Trento.

Fonte: Uffucio stampa Comune di Trento

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